H/W (House&Wilson)
1# Perché la loro amicizia ha superato tutte le avversità
Se House e Wilson sono fisicamente etero, emotivamente sono gay, infatti, sono l'unica vera coppia del telefilm. Si sorreggono a vicenda, si coprono, si confidano, dividono tutto, finanche il cibo (rubare dal piatto altrui, dal punto di vista antropologico, è un'affermazione di appartenenza) e, soprattutto, sono gelosi l'uno dell'altro.
House è un bisognoso cronico, rifiuta di disintossicarsi e si crogiuola nella sua auto-commiserazione, mentre Wilson (lo dice chiaramente anche la sua specializzazione) è una persona che ha "la sindrome del buon samaritano", ha un reale bisogno fisico di aiutare gli altri.
Sei nei guai e lui arriva sul suo bianco destriero, con la sua scintillante armatura, come un cavaliere senza macchia e senza paura, per aiutarti con tutto se stesso; ma, nel momento in cui non hai più bisogno di lui, ecco che se ne va, alla ricerca di un'altra persona da salvare.
A questo punto, si spiega anche la sua mania per i matrimoni; è probabile che tutte le sue ex, erano donne problematiche, le quali sono state mollate nel momento stesso in cui hanno dimostrato di aver imparato a camminare da sole.
E, di conseguenza, ecco svelata la vera natura anche del suo rapporto con House: è lui ad aver bisogno di Wilson, è lui la parte debole tra i due.
Wlson gli rimarrà vicino, perché sa che ha bisogno di lui e, da questo dettaglio, si capisce anche un aspetto del perché House è così ostinato nel non risolvere la sua dipendenza dal Vicodin.
Nel momento in cui lui starebbe meglio, Wilson l'abbandonerebbe (nel senso che non sarebbe più disponibile come lo è ora) alla ricerca di una altro caso disperato; House, sostanzialmente, è un depresso cronico, con poca stima di sè stesso come uomo (come medico, invece, ne ha anche troppa) che non può permettersi il lusso di perdere il suo migliore amico, James Wilson, l'unico, solo, vero affetto che ha nella vita.
P.S. L'apertura non è un granchè, qualunque altra idea è la benvenuta...